Cos’è l’Ecobonus e come funziona
Che il pellet sia, ad oggi, il combustibile a minor impatto ecologico, è una verità più volte affermata nei nostri articoli.
Perchè?
Semplice: per loro stessa natura, questi piccoli cilindretti in legno sono in realtà gli scarti derivanti dalla lavorazione del legno e si ottengono essiccando e comprimendo il materiale ricavato dalla segatura. Ovviamente il pellet non è tutto uguale e la sua qualità dipende molto dal legno da cui è ricavato, ma la segatura di cui è composto si riesce a compattare senza l’aggiunta di sostanze chimiche e additivi e questo ne fa un combustibile vegetale che produce Co2 nella stessa quantità prevista dalla natura per la decomposizione del legno.
Come se non bastasse, in quanto materiale di scarto, permette di risparmiare dal taglio un numero elevatissimo di alberi, fattore decisamente non trascurabile.
Insomma, GPL, metano, petrolio non hanno alcuna possibilità di confronto contro il pellet, e questo viene riconosciuto non solo dai nostri articoli, ma dallo Stato italiano stesso, attraverso incentivi e detrazioni fiscali.
L’Ecobonus è la detrazione riconosciuta per i lavori di ristrutturazione ed efficientamento energetico sia su edifici singoli, sia sui condomini e rappresenta una delle detrazioni più convenienti per i contribuenti. Dal 1° gennaio 2020 sono state apportate alcune importanti modifiche, vediamo subito quali.
Bonus stufe a pellet 2020
Le stufe a pellet sono gli impianti di riscaldamento del futuro.
Questa non è un’affermazione coraggiosa, né tantomeno una previsione, ma un vero e proprio dato di fatto: la loro componente tecnologica, che le rende completamente automatiche e molto semplici da utilizzare, con la possibilità di programmare l’accensione, lo spegnimento e la temperatura da mantenere, unita alla ben nota componente ecologica, dovuta alla natura del pellet, materiale di scarto privo di sostanze chimiche, ne fanno apparecchi destinati a riempire le case di tutti gli abitanti delle città del futuro.
Aggiungici che sono studiate per essere esteticamente belle e il gioco è fatto.
La recente Legge di Bilancio 2020 afferma che i contribuenti italiani possono godere di detrazioni fiscali (Bonus Ristrutturazione e Ecobonus) per tutte le spese e gli interventi realizzati per:
- Il miglioramento termico dell’edificio, come finestre e infissi, pavimento, coibentazioni
- L’installazione di pannelli solari
- L’acquisto, la posa in opera o la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili, come caldaie, stufe e inserti a camino.
- L’installazione di dispositivi multimediali per il controllo a distanza degli impianti
In tutti questi casi la detrazione è riconosciuta unicamente per edifici e abitazioni già esistenti (già iscritti al catasto e le cui pratiche sono già state avviate) e mai per immobili in costruzione.
Ovviamente per “impianti di climatizzazione invernale” (terzo punto) si intendono proprio le stufe a pellet, il cui acquisto permette di beneficiare di agevolazioni che valgono il 50% o il 65% delle spese sostenute (lavori di installazione della stufa stessa compresi).
Bonus Ristrutturazione 50%
L’agevolazione del 50% può essere goduta nei casi in cui l’installazione avvenga nel corso di lavori di ristrutturazione della propria abitazione. Nello specifico, lavori di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro, risanamento e ristrutturazione realizzati sia su parti comuni di condomini sia su singole unità residenziali di qualsiasi categoria catastale (secondo l’articolo 3 del Dpr 380/2001).
Il contribuente potrà godere in generale dell’Ecobonus con detrazione fiscale del 50% fino a un importo massimo di 96.000 €; per far rientrare l’acquisto della stufa a pellet tra le spese detraibili, sottolineiamo nuovamente, è indispensabile che l’acquisto avvenga nel periodo in cui si effettuano i lavori di rinnovamento.
Ecobonus 65%
L’agevolazione del 65% può essere invece goduta nei casi in cui l’acquisto della stufa a pellet avvenga allo scopo di migliorare l’efficienza energetica del proprio immobile.
In questo caso devono essere rispettati i seguenti parametri:
- Rendimento utile, in riferimento alla potenza nominale della stufa, pari ad almeno l’85%, secondo la classe 3 della norma europea EN 303-5
- Limite di emissioni da rispettare secondo il DL 152/2006
- Limiti di trasmittanza termica da rispettare secondo il DL 192/2005 per abitazioni appartenenti alle zone climatiche C, D, E, F
La spesa massima detraibile di cui potrà godere il contribuente sarà di 30.000 €, consistente in una detrazione Irpef suddivisa in 10 quote annuali per i lavori effettuati e pagati nell’anno solare 2020.
L’Ecobonus non è cumulabile con il Bonus Ristrutturazione.
Quali sono i cambiamenti per l’Ecobonus 2020?
Il bonus stufe a pellet 2020, così come per tutti gli altri incentivi fiscali dell’Ecobunus e del Sismabonus, non permette più, come l’anno scorso, di godere dello sconto diretto in fattura, ossia della possibilità di beneficiare dello sconto al momento dell’acquisto, senza dover aspettare la dichiarazione dei redditi per notificare la quota parte dell’anno. La decisione è stata presa e introdotta dal Decreto Crescita nella manovra 2020 (e fortemente criticata).
Come si richiede il bonus stufe a pellet?
Non c’è bisogno di alcuna richiesta formale per ottenere il bonus stufe a pellet, ma è fondamentale che vengano seguiti alcuni passi precisi. Prima di tutto, l’installazione della stufa dovrà essere effettuata da un tecnico specializzato, in grado di rilasciare il certificato di conformità. Il pagamento dovrà essere effettuato attraverso un bonifico parlante, in cui dovrà essere indicata la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione, il numero di partita Iva o il c.f. del soggetto a favore di cui si effettua il pagamento.
L’ultimo step sarà quello di comunicare all’ENEA i dati anagrafici del beneficiario, le informazioni riguardo all’immobile oggetto di intervento e la tipologia di intervento entro la scadenza dei 90 giorni dalla data di fine dei lavori.
Conclusioni
Acquistare una stufa a pellet ha un significato ben preciso, primo fra tutti quello del rispetto del mondo che ci circonda, per contenere l’impatto che le nostre esigenze hanno su un ambiente già fortemente messo alla prova dall’opera dell’uomo. Il valore ecologico di questa scelta è riconosciuto anche a livello statale, attraverso detrazioni fiscali e agevolazioni, tra le quali l’Ecobonus.
L’Ecobonus è un incentivo, certo, ma è prima di tutto un diritto di cui beneficiare. Segui le nostre indicazioni per riscaldare la tua casa, risparmiare e avere il minore impatto possibile sull’ambiente!