Cos’è il pellet di mais?
Nel corso degli ultimi dieci anni la produzione di pellet di legno è aumentata di 4 volte e già nel 2015 superava i 26 milioni di tonnellate.
Con oltre tre milioni di tonnellate, secondo le stime dell’Associazione Italiana Energie Agroforestali, l’Italia oggi è la prima in Europa per consumo di pellet legato alla produzione di calore nel segmento residenziale. I consumatori cercano di risparmiare sul riscaldamento e la produzione di energia termica per la casa attraverso questo combustibile, decisamente più conveniente di metano e gpl.
Ma esiste una biomassa ancora più conveniente del tradizionale pellet di legno?
In realtà ce n’è più di una: sono gli agripellet, sottoprodotti di origine agricola e agroindustriale, puri o miscelati.
Oggi parleremo del pellet di mais. È un ottimo sostituto del pellet di legno grazie alle caratteristiche proprie del granoturco, con i suoi chicchi molto compatti e omogenei nelle dimensioni. Inoltre il pellet di mais può essere lavorato allo stesso modo di quello legnoso. Per diventare un buon combustibile, una volta pronto e confezionato viene messo a stagionare in un luogo secco e asciutto, per evitare la formazioni di muffe e l’accumulo di umidità che potrebbero compromettere il suo potere calorifico.
Pellet di mais e pellet tradizionale a confronto
Pellet di mais e pellet di legno presentano diverse similitudini e alcune differenze che sono determinanti nella scelta di un consumatore:
- Il potere calorifico
Con 6.000 Kwh/kg e un’umidità di circa il 15%, il potere calorifico del pellet di mais supera di circa il 30% quello del pellet di legno.
- Il prezzo
Il prezzo del pellet di mais è generalmente più basso, ma molto più imprevedibile perché dipende da variabili come l’andamento del mercato e la richiesta alimentare. Il prezzo del pellet di legno invece è ciclico e stagionale, quindi sempre più conveniente nei mesi estivi e, nel caso di inverni poco rigidi, anche nella stagione fredda. Non dimentichiamo però che con la legge di stabilità l’IVA sul pellet di legno è stata portata dal 10% al 22%.
- La disponibilità
A differenza del legno, sempre disponibile, la coltura del mais è soggetta a malattie, condizioni atmosferiche sfavorevoli, aumento della richiesta alimentare e altri fattori che ne determinano la disponibilità sul mercato e il prezzo.
- Residui di ceneri
La quantità di ceneri residue dovute alla combustione del pellet di mais è del 2-4%, di molto superiori rispetto a quello legnoso. Consigliamo di miscelare il pellet di mais con biomasse legnose per eliminare il problema.
Quale stufa usare per il pellet di mais
Per la combustione del pellet di mais esistono delle vere e proprie stufe a mais, ideate proprio per sfruttare al massimo il calore che viene generato dalla combustione di questa biomassa ecocompatibile e a basso costo. La resa termica è dell’80%!
Il prezzo è elevato, ma può essere ammortizzato nel tempo grazie al risparmio energetico. Tuttavia, le ditte che producono stufe alimentate unicamente a mais sono ancora poche. In genere le aziende produttrici preferiscono le stufe policombustibili, senza vincolare il consumatore a un’unica tipologia di pellet.
Critiche al pellet di mais
Bruciare un prodotto destinato all’alimentazione per produrre energia termica ha creato intorno a pellet di mais discussioni e forti critiche.
La situazione è delicata, in quanto il mais rappresenta un alimento alla base della dieta dell’essere umano, per non parlare degli animali di allevamento.
Di fatto, i vegetali utilizzati per la produzione di energia sono molti (riso, farro, miglio, canapa), e una soluzione potrebbe essere miscelare il pellet di mais con biomasse legnose, utilizzando gli scarti di granoturco intaccati da muffe e batteri.
Non sarà sicuramente solo una questione morale a decidere le sorti degli agripellet. Mais, ma anche sansa, girasole (e molti altri) emettono in fase di combustione zero anidride carbonica, che significa zero inquinamento. E questo deve essere preso in considerazione in un’ottica lungimirante, di salvaguardia della terra che ci ospita.