Barbecue a carbone o barbecue a pellet, questo è il dilemma!
Con l’arrivo di settembre comincia il periodo ideale per le grigliate all’aperto. L’autunno è alle porte, il sole non è più troppo caldo e le giornate sono fresche e ventilate. Altro vantaggio è in questo momento dell’anno i barbecue costano meno e puoi acquistarne uno nuovo a un prezzo vantaggioso: hai visto i nostri bbq California e Texas?
Il mercato dei barbecue offre diverse soluzioni, tutte valide, con diversi tipi di alimentazione: carbonella, gas, pellet, elettrico e altri ancora.
Quello che cambia sono i tempi di accensione, la gestione della temperatura e l’impatto sull’ambiente. E forse ti sorprenderà sapere che anche gli amanti della tradizione del carbone, quelli che vivono la grigliata come un rito irrinunciabile, si stanno convertendo ai (ormai non più) nuovi barbecue a pellet.
Vediamo vantaggi e svantaggi dei due combustibili.
Le differenze tra carbone e pellet
Per fare il confronto ci baseremo su quattro parametri:
- prezzo
- affumicatura
- temperatura
- impatto ambientale
Il prezzo
Inutile negarlo: il barbecue a pellet costa di più elevato di un barbecue tradizionale a carbone.
Come spesso accade, tuttavia, il prezzo può essere ammortizzato con il tempo. La cosa importante è fare la manutenzione ogni volta che viene utilizzato il barbecue e scegliere un pellet di qualità.
L’affumicatura
La questione dell’affumicatura è una delle argomentazioni maggiormente usate dai sostenitori della tradizione del carbone. A detta loro niente batte il carbone.
Ma non è del tutto vero. Il pellet utilizzato per la cottura su griglia non ha le stesse caratteristiche del pellet per il riscaldamento domestico. Comprando determinati tipi di pellet si può riprodurre un’affumicatura che non ha nulla da invidiare a quella del carbone. Per non parlare del fatto che per ottenere l’effetto affumicato basta aggiungere del cippato al pellet.
La temperatura
Il barbecue a pellet ha il vantaggio di poter tenere sotto controllo la temperatura di combustione. Per accenderlo è sufficiente riempire la bocca di carico con il quantitativo di pellet che si desidera e procedere poi tramite impulso elettrico o fiamma viva.
Tutti sappiamo quanto invece sia più lungo ed elaborato accendere un barbecue tradizionale a carbone. Tuttavia, gli estimatori del rito della grigliata spesso amano proprio i tempi lenti della preparazione del barbecue a carbone.
Va comunque ricordato che il barbecue a pellet permette di gestire ottimamente tanto la cottura veloce quanto quella lenta, a prescindere dall’esperienza di chi cucina.
L’impatto ambientale
La quantità di anidride carbonica rilasciata dalla combustione del pellet è pari a quella prodotta in natura dal materiale di cui è composto. Che sia legno, mais, sansa o girasole, la quantità è pari quasi allo zero. Mentre il carbone rilascia molta più anidride carbonica.
Conclusioni
Premettiamo che non esistono vincitori in questo breve confronto tra barbecue a pellet e barbecue a carbone. Il principio a cui consigliamo di appellarci è quello della funzionalità.
Se cerchi un barbecue pratico, efficiente, ecosostenibile e facile da usare, un barbecue a pellet è la scelta ideale: si accende velocemente, puoi regolare la temperatura anche se hai poca esperienza di barbecue, non inquini.
Se invece non puoi fare a meno di tutte le fasi della grigliata, comprese l’accensione e la gestione della temperatura, la tua scelta non potrà che ricadere su un barbecue a carbone. In ogni caso, l’importante è che tu faccia una scelta consapevole!