Prendersi cura di una stufa a pellet significa, prima di tutto, conoscerne i componenti. Sapere come funziona ogni aspetto del tuo apparecchio, infatti, ti regala un vantaggio innegabile: la consapevolezza. E con la consapevolezza si individuano più facilmente i problemi, si trova il modo di risolverli e si risparmiano un sacco di soldi.

 

Il braciere è il cuore della tua stufa, il luogo in cui tutto ha inizio: è qui che avviene la combustione e si sprigiona il calore che poi si diffonderà per la tua casa. Ed è qui che dovranno passare gran parte del loro tempo le tue mani, quando ti dedicherai alla pulizia ordinaria dell’apparecchio.

 

In questo articolo scoprirai due cose importanti. Anzi quattro. 

 

  • come funziona il braciere di una stufa a pellet;
  • i 3 motivi più diffusi per cui si intasa.

 

Cominciamo?

 

Come funziona il braciere di una stufa a pellet

 

Il braciere (chiamato anche bruciatore oppure crogiolo) è quella parte di stufa dove avviene la combustione, una reazione chimica rapida innescata dalla compresenza di tre fattori:

 

  • un combustibile (nel nostro caso, il pellet);
  • un innesco (la candeletta di accensione);
  • dell’aria comburente.

 

Quando il pellet destinato a bruciare nel focolare arriva nel bruciatore, un getto d’aria forzato (regolabile) proveniente dal basso assicura l’equilibrio tra combustibile e comburente e trasforma il braciere in una sorta di forgia. È proprio in questo momento che avviene la combustione. Successivamente, del nuovo pellet accompagnato da nuova aria comburente, assicura il proseguimento del processo. Alcuni modelli di stufa sono dotati di bracieri che hanno fori non solo sul fondo, ma anche sui lati. Grazie ai fori più bassi è possibile regolare l’ingresso di aria comburente per una “giusta” combustione. Con quelli alti, invece, viene introdotta aria secondaria ad altezza fiamma, bruciando tutti i gas incombusti e ottenendo, così, il massimo rendimento possibile. 

 

Successivamente, il calore prodotto dalla fiamma viene scambiato con l’aria di convezione, forzata da uno o più ventilatori. Alla fine i fumi residui prodotti vengono espulsi da un ultimo ventilatore e comincia a diffondersi nella tua casa un piacevole calore.

 

Perché si intasa il bruciatore? I 3 motivi più diffusi

  1. Utilizzi pellet di bassa qualità, non certificato

    Acquistare pellet di bassa qualità e non certificato, solo perché costa poco, non è una scelta saggia. Il risparmio immediato fa gola a tutti, ma non tiene conto dei danni che un combustibile scadente può fare alla tua stufa.  Hai mai sentito parlare di residuo di cenere? Il residuo di cenere è la sporcizia che si crea all’interno della stufa in seguito alla combustione. Un pellet di bassa qualità ne produce così tanta da provocare, spesso, un intasamento del braciere (soffocando i fori da cui entra l’aria), oltre che un gran daffare per te quando sarà ora di pulire la stufa. Ricorda: un buon pellet è sempre certificato e ha una percentuale di residuo fisso molto bassa, inferiore all’1%.

  2. Non pulisci quotidianamente la tua stufa

    La pulizia ordinaria di una stufa a pellet dovrebbe essere fatta in base a quanto viene utilizzata: idealmente, un utilizzo quotidiano richiederebbe una manutenzione giornaliera. Se non è possibile, consigliamo che la stufa venga pulita almeno una volta a settimana, facendola rientrare nelle pulizie della casa in generale. Se i residui sono tanti, sarà il caso di intervenire con maggior frequenza. È importante, infatti, fare attenzione alla massa di residui che potrebbero ostruire i fori del braciere. Meglio monitorare ogni anomalia o malfunzionamento in modo da intervenire subito ed evitare il rischio di rimanere al freddo nei mesi più freddi.

  3. Non fai mai la manutenzione periodica:

    Intasare il braciere è davvero facile: anche un’errata regolazione della stufa, infatti, può essere facile causa di questo problema. La soluzione? Una manutenzione periodica dell’apparecchio da parte di un tecnico specializzato, in particolare durante i mesi di passaggio da una stagione all’altra.