Forum, articoli di approfondimento, social network: dappertutto si legge che il pellet austriaco sia il migliore sul mercato, per qualità e performance. Ma lo è davvero?

 

In questo articolo proveremo a rispondere esattamente a questa domanda. E anche a un altro paio di quesiti. Per esempio:

 

  • Quali sono le sue caratteristiche vincenti?
  • Sapresti riconoscerlo?
  • Come ci si difende dalle truffe?

 

Di fronte a tutta questa incertezza, una cosa è sicura: in termini di fama e reputazione, nessuno è riuscito ad arrivare dove il combustibile austriaco è arrivato. Forse solo il pellet canadese

 

Scopriamo subito il motivo di questo successo.

 

3 caratteristiche vincenti del pellet austriaco. Anzi 4.

 

  1. Qualità certificata

    Il pellet austriaco, così come quello tedesco, è estremamente controllato. Il monitoraggio di ogni step della produzione, infatti, è severo e costante. Il motivo è semplice: la diffusione del pellet in questi paesi è decisamente alta e le aziende produttrici hanno imparato a non lasciare nulla al caso. Il controllo implica il rispetto delle normative attualmente in vigore e si traduce, naturalmente, in qualità certificata (su tutta la filiera produttiva!) che porta un innegabile vantaggio competitivo in termini di vendite.

  2. Potere calorifico elevato

    Il potere calorifico è l’energia che si ricava dalla combustione del pellet. Più è alto, maggiore sarà la qualità della combustione e del calore generato. Un buon potere calorifico si aggira intorno ai 4,5 – 5 kWh/kg. Quello austriaco, generalmente, è maggiore di 5,28 kWh/kg.

  3. Bassa umidità residua

    Più umido è il pellet, minore potere calorifico avrà. Inoltre, spesso un pellet umido (quindi di scarsa qualità) è anche ricco di resine, che durante la combustione si attaccano alle pareti della stufa e alla canna fumaria e sono difficilissime da rimuovere. Non è il caso del pellet austriaco, ovviamente. Il suo tasso di umidità si aggira intorno agli 8-10%, e la sua produzione di residuo fisso è sempre inferiore all’1%.

  4. Assenza (quasi totale) di sporcizia e cattivi odori

    Essendo estremamente compatto, brucia uniformemente garantendo non solo un rilascio di calore omogeneo, ma anche una produzione di sostanze inquinanti davvero contenuta, insieme alla quasi totale assenza di fumo e cattivo odore.

 

Come riconoscere il pellet austriaco

 

Semplice, anzi semplicissimo: dalla certificazione!

 

Le certificazioni del pellet sono numerose e differenti in base al Paese di provenienza, ma tutte rispondono a un’unica esigenza: garantire che il processo di lavorazione avvenga nel rispetto degli standard qualitativi in base alla norma di legge. In questo senso le aziende sono sottoposte a controlli regolari da parte di laboratori specializzati e solo se idonee, riescono ad ottenere la certificazione.

 

Una delle più riconosciute è la certificazione internazionale ENplus, nata nel 2011 grazie a un accordo stipulato all’interno dell’EPC (European Pellet Council) al fine di garantire uno standard qualitativo comune a tutti i paesi europei e aiutare i consumatori nella loro scelta. Basata sulla norma EN 14961-2, ha il fondamentale vantaggio di perseguire gli standard qualitativi su tutta la filiera del pellet, dalla provenienza del legno e la produzione del pellet, passando per lo stoccaggio e il trasporto, fino ad arrivare alla distribuzione finale.

 

Riconoscere la certificazione di un pellet austriaco è molto semplice perché, nel caso di acquisto di combustibile nel formato da 15 kg o da 25 kg, ogni sacco riporta:

 

  • il Marchio di Qualità (costituito dal Marchio di Certificazione da un Codice Identificativo);
  • la dicitura “pellet di legno”;
  • il nome e l’indirizzo dell’azienda certificata;
  • la classe di qualità;
  • il diametro dei cilindretti (6 o 8 mm);
  • la nota “Conservare in un luogo asciutto”;
  • la nota “Utilizzare unicamente in sistemi di combustione idonei e certificati, seguendo le istruzioni del costruttore e quanto previsto dalla normativa nazionale”;
  • il peso netto in kg.

 

Come difendersi dalle frodi

 

Per quale motivo parliamo di questo argomento? Perché il numero di denunce sporte dai consumatori è abbastanza alto.

 

Sapere che il pellet austriaco è così richiesto, infatti, rende la vita più facile ai truffatori. Suggerimenti, campagne pubblicitarie e annunci su internet possono trarre in inganno gli acquirenti, soprattutto se vengono promessi sconti e promozioni.

 

La frode più diffusa è quella del pellet di abete chiaro o rosso (lo stesso utilizzato in Austria), spacciato per austriaco ma proveniente da Russia, Ucraina e Lituania. Non vogliamo mettere in dubbio la qualità del pellet prodotto in questi paesi. Ciò che sappiamo è che in quella parte d’Europa la manodopera costa meno. Presentando il proprio pellet come austriaco, il prezzo di vendita aumenta e, con esso, anche il guadagno. Il consumatore, dunque, si trova a pagare un prodotto dal costo ingannevole.

 

Il miglior modo per difendersi da queste frodi? Controllando i dettagli della certificazione di qualità di cui abbiamo parlato qui sopra!