Questo è un vecchio articolo del nostro blog, per una versione aggiornata sull’argomento leggi: Conto Termico 2023

 

Ma il Conto Termico 2022 quando scade? C’è un termine ultimo entro il quale fare domanda per poter accedere al fondo messo a disposizione delle pubbliche amministrazioni e dei privati per incentivare la produzione di energia termica e per sostenere gli interventi mirati al miglioramento dell’efficienza energetica dei vari edifici? La risposta è no: la durata del Conto Termico 2.0, infatti, nato grazie al D.M. 28/12/2012 e rinnovato in tempi recenti, non ha una vera e propria data di scadenza. In altre parole, non c’è un limite temporale come avviene per le varie detrazioni fiscali per lavori di ristrutturazione o efficientamento energetico che, ogni anno, vengono rinnovate o modificate dal Governo. 

Ecco perché è importante capire cos’è davvero il Conto Termico 2022 e quali regole seguire per poter accedere al fondo gestito dal GSE (Gestore Servizi Energetici).

Durata Conto Termico 2022: le tempistiche

È tutto vero: non c’è una vera e propria data di fine. Al massimo si può parlare di una scadenza fissata in base all’esaurimento fondi. Ma niente paura: i contributi economici per il miglioramento dell’efficienza energetica per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili è pari a ben 900 milioni di euro all’anno. Lo Stato mette a disposizione tale cifra così suddivisa in:

  • 200 milioni destinati alle Pubbliche Amministrazioni;
  • 700 milioni per il finanziamento degli interventi di soggetti privati.

 

Ci sono tempistiche ben precise per poter accedere a questa importantissima agevolazione e vedersi rimborsare dal GSE il 65% della spesa sostenuta per gli interventi effettuati entro due mesi dalla stipula della convenzione. Di cosa si tratta? Ebbene, devi sapere che:

  1. i privati possono presentare le richieste di rimborso spese alla fine dei lavori, con la modalità dell’accesso diretto. La compilazione della richiesta deve essere effettuata entro 2 mesi dalla fine dei lavori;
  2. le Pubbliche Amministrazioni possono sfruttare sia la modalità precedente che la modalità a prenotazione e usufruire degli incentivi prima dell’avvio dei lavori.

 

Accesso diretto vs modalità a prenotazione: quali sono i tempi di erogazione del bonus? 

Come già precisato, sono due sono le modalità di accesso al conto termico 2022. Per quanto riguarda il conto termico privati, che avviene sempre per accesso diretto, l’incentivo viene versato in un’unica soluzione, fino ad un massimo di 5.000 euro

Per gli edifici della pubblica amministrazione, invece, può essere scelta la modalità di accesso diretto, per cui l’incentivo viene erogato subito sotto forma del 65% della spesa sostenuta, oppure la modalità “a prenotazione”: in quest’ultimo caso, il bonus viene versato tramite un acconto ad avvio lavori e un saldo al termine degli stessi. 

 

Conto termico 2.0 le importanti novità: tempistiche notevolmente ridotte

Rispetto al passato, il conto termico 2.0 ha portato in campo una vera e propria rivoluzione in fatto di tempistiche. La procedura di accesso diretto per gli apparecchi a catalogo, ad esempio, è stata notevolmente semplificata e di conseguenza velocizzata. Con meno burocrazia a cui far fronte si sono ridotti i tempi di attesa per ottenere il rimborso della spesa sostenuta. Ora, infatti, i tempi di pagamento dell’agevolazione economica sono di soli due mesi (contro i sei di prima!).

 

Quali sono i lavori soggetti a incentivi e quando presentare la domanda

Se la sostituzione della caldaia rientra nel Conto Termico? Certo che sì! In base alle modalità sopra elencate, le pubbliche amministrazioni e i privati possono accedere al bonus prima o dopo l’inizio dei lavori.

Le tempistiche su quando presentare la propria domanda al GSE sono determinate dalla modalità scelta per accedere al fondo: diretta oppure su prenotazione. Non ci sono differenze, invece, in merito ai lavori da svolgere. Occorre, piuttosto, prestare attenzione all’elenco di quelli concessi. 

Tra gli interventi ammessi agli incentivi, ad esempio, solo per le pubbliche amministrazioni, troviamo:

  • il miglioramento dell’efficienza energetica in edifici già esistenti;
  • l’isolamento termico di pareti e coperture;
  • la sostituzione degli infissi;
  • l’efficientamento dell’illuminazione d’interni;
  • la trasformazione edifici in nZEB;
  • la Building automation;
  • le schermature solari;
  • la sostituzione degli impianti esistenti per la climatizzazione.

 

Per quanto riguarda i lavori effettuati da privati, invece, si può accedere al conto termico 2022 con:

  • l’installazione di impianti di piccole dimensioni per la produzione di energia termica;
  • la sostituzione di caldaie a gpl o a metano;
  • l’installazione di valvole termostatiche;
  • l’acquisto di stufe a pellet sia per il riscaldamento sia per la produzione di acqua calda ad uso sanitario.