Tutte gli incentivi e le detrazioni per le stufe a pellet
Vuoi conoscere il procedimento per ottenere gli incentivi stufe a pellet? Allora sei nel posto giusto! In questo articolo ti forniremo tutte le informazioni riguardante l’accesso, i requisiti da soddisfare e i notevoli benefici di cui si può godere grazie agli incentivi stufe a pellet. Saremo come una specie di guida, ecco.
Le detrazioni di cui parleremo sono applicabili sia alle stufe sia ai camini. Ovviamente, se decidessi di optare per l’interconnessione di questi sistemi di riscaldamento con il circuito idraulico, con una stufa a pellet idro per esempio, potrai godere di un risparmio raddoppiato sulla bolletta energetica. Questa integrazione, infatti, permette all’impianto di generare acqua calda per le tue necessità quotidiane, come la doccia, garantendo un risparmio ulteriore.
Cominciamo!
Quali sono gli incentivi stufe a pellet per il 2023?
Per il 2023, il Governo ha progettato una serie di incentivi per agevolare l’acquisto e l’installazione di sistemi di riscaldamento invernale ecocompatibili a pellet, offrendo un vantaggioso rimborso delle spese sostenute.
Le agevolazioni proposte quest’anno, includono:
- Bonus per ristrutturazioni
- Bonus per l’acquisto di mobili
- Conto Termico*
- Superbonus
- Ecobonus
Queste misure non puntano solamente a rendere accessibili dei sistemi di riscaldamento molto efficienti, ma anche e soprattutto a promuovere pratiche sostenibili ormai fondamentali, contribuendo al benessere dell’ambiente e dei cittadini.
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Detrazioni stufe a pellet: il Bonus Ristrutturazione
Il Bonus per la ristrutturazione si applica a tutti quei lavori classificati come “interventi di manutenzione straordinaria”. All’interno di questa categoria rientra anche l’acquisizione e l’installazione di stufe a pellet e camini. Questo incentivo offre la possibilità di beneficiare di uno sconto del 50% sulla spesa sostenuta per l’installazione del nuovo impianto, ed è utilizzabile fino al 31 dicembre 2024.
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Detrazioni stufe a pellet: il Bonus Mobili
Nel caso in cui tu non stia pianificando un “intervento di manutenzione straordinaria” sulla tua proprietà, è comunque possibile ottenere l’incentivo utilizzando il Bonus Mobili, un incentivo speciale che consente di accedere a uno sconto del 50% su una spesa massima di 8 mila euro. Anche il Bonus Mobili rimane valido fino al 31 dicembre 2024, e l’importo detraibile sarà distribuito in 10 rate annuali di pari importo.
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Detrazioni stufe a pellet: il Conto Termico*
Il Conto termico non è un vero e proprio incentivo stufe a pellet (ecco il perché dell’asterisco!), bensì un contributo volto a stimolare l’adozione di un nuovo sistema di riscaldamento, basato su fonti di energia rinnovabile, che sostituisca un impianto obsoleto e inquinante. Soddisfacendo tali requisiti, si otterrà un anticipo diretto sul proprio conto corrente entro due mesi; nel caso in cui l’importo superi i 5 mila euro, i tempi di erogazione potrebbero prolungarsi fino a un massimo di due anni.
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Detrazioni stufe a pellet: il Superbonus
Il Superbonus, pur presentando alcune nuove regolamentazioni introdotte dal Governo, è ancora accessibile, almeno fino alla fine del 2023. Secondo questo speciale incentivo, le stufe a pellet e i camini sono considerati come fattore determinante solo se si procede alla sostituzione di un sistema di riscaldamento invernale preesistente con uno nuovo e, soprattutto, con un certificato ecologico a cinque stelle capace di migliorare l’efficienza energetica di due categorie. Infine, ricordiamo che la detrazione fiscale copre il 90% delle spese sostenute. Insomma, niente più 110%.
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Detrazioni stufe a pellet: l’Ecobonus
Per beneficiare dell’Ecobonus (chiamato Ecobonus), sono richiesti alcuni requisiti. La stufa a pellet o il camino devono avere un rendimento energetico dell’85% (o superiore), ed è necessaria una certificazione ambientale di 4 o 5 stelle, a seconda che l’apparecchio sia sostituito o installato per la prima volta. L’incentivo per stufe a pellet, comunque, consente di ottenere uno sconto del:
- 50% per gli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica dell’impianto esistente;
- 65% se i lavori di miglioramento energetico riguardano l’intero edificio.
Quali sono i requisiti per accedere agli incentivi stufe a pellet (e come fare domanda)
Per ottenere gli incentivi stufe a pellet, occorre soddisfare una serie di requisiti. L’ENEA, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, ha reso disponibile sul proprio sito una guida utilissima in cui riepiloga le caratteristiche e i requisiti necessari per usufruire delle varie agevolazioni relative alle abitazioni, agli edifici non destinati all’uso residenziale e ai condomìni.
Una volta rispettati i requisiti, è necessario presentare la richiesta tramite il portale online dell’ENEA. Durante la procedura, occorre fornire le informazioni personali del soggetto che ha sostenuto la spesa, nonché una serie di dettagli relativi all’immobile. Successivamente, si dovrà indicare il tipo di agevolazione scelta e allegare i dati delle migliorie energetiche effettuate nella sezione dedicata all’Ecobonus. In alternativa, nel caso del Bonus Casa, si richiederanno i dati che dimostrano il risparmio energetico ottenuto.
È importante rispettare il termine di 90 giorni dalla conclusione dei lavori per inoltrare la richiesta di detrazione all’ENEA, al fine di evitare qualsiasi problema.
Curiosità: le stufe a pellet 5 stelle fanno accedere agli incentivi?
Spoiler: sì!
Come hai potuto constatare tu stesso, la certificazione 5 stelle è diventata ormai un requisito fondamentale per accedere agli incentivi per le stufe a pellet.
La scelta di una stufa a pellet non coinvolge solamente il comfort casalingo e l’efficienza energetica, ma abbraccia anche l’eco-sostenibilità del dispositivo. Ecco perché, nel novembre del 2017, è stato istituito il Decreto Ministeriale 186, che ha introdotto un sistema di valutazione ecologica assegnando alle stufe a combustibile solido un rating da 1 a 5 Stelle. Tale valutazione è basata sulle performance energetiche e sulle emissioni di particolato, ossidi di azoto e monossido di carbonio. Questa misura si propone di tutelare l’ambiente e aiutare i consumatori a fare scelte consapevoli, considerando sia l’efficienza che l’impatto ambientale delle stufe a pellet.
Affinché una stufa a pellet ottenga la certificazione ambientale, è obbligatorio un certificato rilasciato da un ente terzo autorizzato. Questo documento, esposto con trasparenza, rende facile valutare il livello ecologico del prodotto. I parametri di conformità (particolato, carbonio organico, ossidi di azoto, monossido di carbonio, rendimento) variano a seconda del tipo di sistema:
- Camini aperti
- Camini chiusi
- Stufe a pellet
- Caldaie a pellet
- Termostufe, inserti e cucine a pellet
- Stufe a legna
- Cucine a legna
Le stufe a pellet possono raggiungere fino a 5 Stelle Ambientali, indicanti massima efficienza energetica e minimo impatto ambientale. Le stufe a pellet 5 stelle hanno la certificazione d’eccellenza, consentendo una detrazione del 50% anche al primo acquisto (con opportunità di accesso al Conto Termico). Altre categorie seguono diverse regole: acquistando una stufa con certificazione 4 Stelle, per esempio, è necessario rottamare un precedente sistema di riscaldamento per usufruire degli incentivi per la nuova installazione.
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